Caicocci Terra Bene Comune
Caicocci è e deve restare a tutti!
Comunicato stampa

CAICOCCI NON SI VENDE SI VIVE E SI DIFENDE!

Umbertide, lì 20.02.2015

Questa mattina, intorno alle 10 e 30, il Sindaco Marco Locchi, l’Assessore regionale al patrimonio Fabio Paparelli, il Dirigente del servizio patrimonio Arch. Umberto Piccioni, i tecnici della Regione insieme alla Polizia Municipale di Umbertide hanno effettuato un ”sopralluogo” presso la tenuta Caicocci, dopo un incontro con la Giunta Comunale di Umbertide che voleva fare il punto sulle proprietà della Regione Umbria presenti sul territorio.

A seguito dell’accaduto è stato tempestivamente pubblicato un articolo su Tuttoggi.info (http://tuttoggi.info/caicocci-sopralluogo-comune-regione-paparelli-occupazione-ostacola-nuovi-progetti/258177/) dove si parla nuovamente di occupazione abusiva degli edifici e dei terreni, e non di custodia sociale, che ostacolerebbe l’intenzione della Regione di “valorizzare la tenuta anche ricorrendo all’alienazione e locazione del bene indisponibile”.

Alienazione significa vendita, vendita significa perdita di controllo sulla destinazione d’uso e privatizzazione, quindi la negazione all’uso collettivo del bene. Viene da chiedersi come può un Bene Comune rimanere tale, ovvero fruibile all’intera comunità di Umbertide e non solo, quando si parla ancora di sviluppo economico e promozione del territorio in termini di profitto per pochi?

Insieme a centinaia di persone di tutta Italia che sostengono e difendono Caicocci Terra Sociale, stiamo costruendo un percorso mirato all’autogestione del Bene Comune attraverso la partecipazione collettiva, in un’ottica di cooperazione e condivisione degli spazi e dei saperi.

A Caicocci stiamo creando una “scuola contadina”, un progetto che va dall’agricoltura alla pastorizia sostenibile, dalla salvaguardia della biodiversità al recupero di antiche tradizioni contadine, al fine di ricostruire la comunità nel territorio, cosicché le relazioni fra le persone siano di nuovo fondamenta della società, ormai frantumata dalle logiche individualiste della nostra epoca.

Caicocci è davvero una speranza, una situazione aperta, con opportunità agricole (dalla pulitura al ripristino degli oliveti, al recupero di sementi autoctone) e spazi per attività sociali, artistiche, artigianali e di formazione.

Per instaurare relazioni costruttive ci rivolgiamo a chi ha l’interesse di salvaguardare e rispettare la terra, di costruire sovranità alimentare locale con uno spirito di solidarietà e di autorganizzazione.

La custodia di Caicocci inoltre è nata dall’unione di più cittadini e cittadine del luogo al fine di tutelare un Bene collettivo, lasciato da anni in un evidente stato di abbandono e degrado dalla stessa Regione.

Abbiam ritenuto scorretta la gestione che veniva fatta di Caicocci e cercato di riparare arricchendo e valorizzando il luogo con le nostre forze, competenze e il nostro tempo; limitando i danni che ne derivano, perché é irrispettoso abbandonare e far inselvatichire olivete, boschi, pascoli e seminativi che avrebbero potuto sostentare la comunità.

Ci sentiamo in ragione perché non realizziamo progetti personali ma idee confrontate e costruite collettivamente perché è diritto di tutti partecipare alla gestione dei bene comuni.

Ad oggi, in previsione delle imminenti elezioni regionali, le istituzioni rivolgono la loro attenzione al posto e muovono pesanti accuse (occupazione e clandestinità) ai custodianti, inserendo Caicocci nel quadro delle mere vicende politiche, ignorando di fatto lo sforzo sociale nato dagli stessi abitanti della regione Umbria che con proposte innovative, dall’impronta ecologica più leggera possibile, tentano il recupero di un Bene collettivo.

CAICOCCI NON SI VENDE SI VIVE E SI DIFENDE!

CAICOCCI TERRA SOCIALE

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